martedì 5 giugno 2018

30.05.2018 - 1° Commissione: Aggiornamento situazione Elettrodotto di San Nicolò

Finalmente in Commissione si discute dellelettrodotto di San Nicolò, annosa questione ancora irrisolta di quel popoloso quartiere.
Dopo oltre un anno dalla prima richiesta di inserimento del punto allordine del giorno, si è arrivati alla convocazione della Commissione apposita.
Dopo una breve introduzione la parola passa subito ai tecnici comunali che in buona sostanza hanno illustrato come dal 2016 in poi vi siano stati incontri anche tecnici con i vari enti coinvolti nella questione, come ARPAV e TERNA.
Ci si è poi soffermati sull'evento di settembre 2017, periodo nel quale per un periodo temporaneo i valori di elettromagnetismo registrati dalla centralina comunale di controllo aveva rilevato valori di circa 1.2 µT. A fronte di quei valori registrati il Comune e la Città Metropolitana hanno chiesto a Terna riscontro in merito a questa ripresa di utilizzo dell'elettrodotto (esiste di fatto un accordo per cui la linea di cui si sta discutendo è utilizzata solo come linea di emergenza).
La risposta di Terna è stata che l'utilizzo temporaneo della linea è stato determinato dalla ricablatura e la sostituzione di alcuni componenti nel terminare di arrivo presso la sotto stazione ferroviaria, dove la corrente viene di fatto consegnata a RFI come utilizzatore.
A seguito di questo accadimento il Consigliere M5S Fagotto ha chiesto di poter vedere i dati di consumo, richiesta poi soddisfatta nel gennaio del 2018 con l'invio allo stesso di tutta la documentazione ricevuta da ARPAV.
Vi è stato quindi un ulteriore incontro tecnico dove si è discussa la possibilità di una diversa esposizione del dato misurato, in quanto pare essere troppo dettagliato.
La misura infatti è di tipo puntuale mentre il dato di riferimento è da confrontarsi con la normativa viene calcolato come la media delle 24 ore.
A maggio 2018 vi sono stati ulteriori incontri con TERNA e ARPAV e si è deciso di effettuare ulteriori misurazioni in due posizioni specifiche: sotto i cavi e dentro la stanza della scuola posta più a ridosso dell'elettrodotto. Tali misure sono ad integrazione del sistema automatico attualmente presente e che resterà in vigore almeno fino alla metà del 2020.
Dopo questa disamina interviene il Consigliere M5S Fagotto il quale rimarca che questa questione si sta trascinando ormai dal 2000, e che non saremmo qui a parlarne se si fosse seguito quanto previsto dalla precedente normativa che stabiliva limiti molto più bassi, tali per cui si doveva procedere con la bonifica definitiva del problema mediante interramento.
Ma ora siamo qui, e il problema è ancora da risolvere, problema tra l'altro citato anche nei documenti ufficiali del Comune, come la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e il PUA34, nel quale è previsto che prima di poter costruire si deve risolvere la questione elettrodotto.
Negli anni si è riusciti ad ottenere il monitoraggio continuo della linea e il suo utilizzo sporadico.
Il perché vi sia tanta preoccupazione è presto detto: già anni fa lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha dato indicazione di un possibile aumento per le leucemie infantili per valori di elettromagnetismo superiori a 0.40 µT, classificando questo aspetto come possibile cancerogeno 2B.
Questa classificazione è stata ulteriormente dibattuta nel 2007 a Portogruaro nelloccasione del Forum Agenda21 in cui gli esperti hanno ribadito che questo rischio doveva e deve essere preso in considerazione.
E ancora, nel febbraio 2013 con un valore rilevato di 0.36 µT lARC, in base al principio di precauzione, ha consigliato di transennare l'area sotto il traliccio.
In Comune giace già un progetto a cura dell'Arch. Gavagnin e il progetto di interramento della linea effettuata ad Ancona, una linea che somiglia molto a quella di Portogruaro.
Ci sono 1.725 metri di elettrodotto, 182 proprietari interessati dal passaggio della linea, una scuola dell'infanzia e un giardino pubblico. Questi numeri basterebbero da soli a far capire la portata della problematica.
Il Consigliere M5S Fagotto esprime il suo parere che tra Comune, Proprietari, Città Metropolitana e Regione, bisognerebbe far fronte comune verso TERNA, attuale gestore della linea.
Egli si rammarica che il M5S si era offerto per dare una mano e invece si è deciso di non invitarlo agli incontri, magari anche solo come uditore, per poter contribuire vista la conoscenza della storia di questa questione, considerando anche che non gli interessava proprio prendersi i meriti ma solo ed unicamente la soluzione della problematica.
Il M5S ha pertanto voluto fortemente la convocazione della Commissione proprio per fare il punto della situazione e poter dare il proprio contributo, anche se si ha ben presente che chi governa la città può avere altre priorità, ma una questione così annosa e importante secondo il M5S non può essere lasciata in disparte.
Certo ha fatto un certo che vedere la nostra Vice Sindaca impegnarsi durante la campagna elettorale per la risoluzione della questione dellelettrodotto Dolo-Camin e poco o nulla sul nostro.
Crediamo che ora dal Parlamento ci potrà dare una mano forte e decisa per la risoluzione della questione.
Anche la recente discussione in merito al supermercato che potrebbe essere costruito in viale Pordenone va tenuta in debito conto, stante le prescrizioni presenti nel PUA34, che prevedono proprio la risoluzione del problema elettrodotto come vincolo per il via libera.
Interviene la Sindaca Senatore la quale fa presente che l'Amministrazione si è attivata fin da subito e che gli dispiace che si dica che il Comune non si stia interessando della questione.
Dopo aver lodato il Consigliere M5S Fagotto per la perseveranza dimostrata nei lunghi anni di battaglia, la Sindaca puntualizza che anche lei non vuole mollare il punto.
A oggi, rispetto alla situazione dei primi anni, c'è una situazione diversa, e c'è secondo la Sindaca una problematica legata alla percezione del problema più che al suo stato di fatto.
A oggi si sono interessati vari enti a vario titolo, tra cui l'Avvocatura della città metropolitana, l'ARPA, TERNA e l'ULSS.
La Sindaca ribadisce che se l'ULSS4 ci scrivesse che abbiamo un problema sanitario allora si potrebbe arrivare a chiudere la scuola.
Al momento non abbiamo tutti gli assi in mano, si sta costruendo un percorso che porterà poi a interessare l'ULSS4. In merito a ciò sarà fatta una richiesta ufficiale all'ULSS4 circa la situazione degli elettrodotti.
Al termine della Commissione il Consigliere M5S Fagotto chiede di poter partecipare, anche come solo uditore, alle prossime con TERNA, sempre se la Sindaca lo ritenesse utile e opportuno, e di essere informati in maniera più costante riguardo alle iniziative che saranno mese in campo.