giovedì 5 gennaio 2017

Tempio Crematorio: NO! Grazie!

Alla fine qui siamo arrivati: per due anni almeno il Tempio Crematorio non si può fare!
Ecco perchè abbiamo presentato la nostra Mozione per chiedere lo stralcio del progetto dal piano delle opere pubbliche.
La nostra precedente mozione sul piano di fattibilità era chiara e precisa: il M5S di Portogruaro non ha mai approvato il piano di fattibilità del Tempio Crematorio ma, attraverso gli strumenti presenti nel Regolamento Comunale, ha OBBLIGATO questa Amministrazione a condividerlo con i cittadini affinché questo progetto non passasse silenzioso ed inosservato, vista la carente informazione che ha caratterizzato finora il Governo di questa città.
Chiunque dica il contrario o non ha capito o tenta di denigrarci.
Detto questo, a suo tempo abbiamo votato a favore anche della Mozione del Csx perchè andava in parte nella direzione giusta: prima di fare un'opera del genere bisogna parlarne con i cittadini!
E proprio per questo abbiamo obbligato questa Amministrazione a condividere il Piano di Fattibilità: si informi i cittadini e si decida tutti assieme!
Nel frattempo in Regione finalmente hanno preso atto che la questione va regolamentata, altrimenti diventa solo un business senza senso e con pesanti impatti ambientali ed economici su territori come il nostro che già tanto hanno dato in termini di inquinamento.
il fatto che ben 12 progetti analoghi siano stati bocciati nel territorio veneto vorrà pur dir qualcosa, giusto?
Adesso ci aspettiamo che il progetto venga stralciato e che il Piano venga messo a disposizione di tutti per le considerazioni tecniche, ambientali e di opportunità sociali di un'opera del genere.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar.

mercoledì 4 gennaio 2017

Ecco il testo della nostra interrogazione sui monitoraggi del Campanile.
Abbiamo sentito ripetere in Commissione e anche nell'ultimo Consiglio Comunale che i monitoraggi non sono mai stati interrotti.
Ringraziando il blogger Battiston che ha quasi rischiato la denuncia per questa cosa, ci siamo attivati e nel fine anno ci siamo letti le carte dal 2006 a oggi per capire come stavano le cose.
Tecnicamente parlando i monitoraggi sono rimasti attivi, a meno di guasti del sistema che paiono cmq gestiti con tempestività.
Ed è proprio questo il punto che ha colpito la nostra attenzione: la gestione dei monitoraggi e le varie determine di affido della gestione.
Abbiamo visto che dal 2006 a oggi vi è sempre stato una bella differenza temporale tra la scadenza dell'affido della gestione dei monitoraggio e il nuovo affido.
Facciamo un esempio, come da interrogazione:
Nel 2015, a fronte di una scadenza della gestione dei monitoraggi al 31/12/2014, il nuovo affido avviene solamente con la determinazione 739 del 04/05/2015, cioè 124 giorni dopo.
Nel 2016 i giorni sono diventati ben 274.
Pare che questa fosse cmq la prassi, come potrete leggere nella tabella sottostante, anche negli anni passati si sono toccati numeri importanti: 248 gg nel 2014, 274  gg nel 2013.
Nel periodo di non affido però qualcuno interviene per sistemare ad esempio i guasti e ci chiediamo quindi: chi e a che titolo?
E perchè tutto questo ritardo nell'affido della gestione dei monitoraggi?
Ricordiamo che l'affido della gestione dei monitoraggi non è solo funzionale alla produzione di una relazione sui dati registrati in automatico dalla stazione di controllo, ma anche, appunto, il fatto di intervenire in caso di guasto, inceppi e upgrade del sistema.
Ascolteremo la risposta, sperando che sia esaustiva e chiara.

PS: Nello scartabellare le carte abbiamo visto che non esiste un sistema automatico di allarme, ma  almeno dal 2011 ci pare che la preoccupazione non fosse determinare se il campanile fosse o meno in sicurezza e di conseguenza lo fossero i cittadini che vi abitano e vi transitano sotto, quanto piuttosto la realizzazione dei lavori da circa 2 milioni di euro.
Questa è stata una grave carenza a cui ora in parte si è cercato di porre rimedio.
Abbiamo appreso in Consiglio Comunale dalla relazione sulla staticità del Monumento che i lavori vanno fatti ma non siamo a rischio crollo imminente.
Detto questo il piano di sicurezza è secondo noi insufficiente e speriamo che venga modificato velocemente, alla luce dei risultati della relazione sulle condizioni statiche del Campanile, creando le specifiche procedure da mettere in atto in caso di emergenza e allargando l’area di rischio ben oltre i 62 mt proposti e considerati.
Dopo l’aggiornamento del Piano di Emergenza si devono organizzare velocemente incontri con la cittadinanza, per rendere partecipi e consapevoli i cittadini delle procedure di emergenza e dello stato delle cose. Vigileremo!




Convenzione Campanile: è ancora valida?

Ecco il testo della nostra interpellanza sulla validità della Convenzione stipulata nel 2011 tra Comune e Parrocchia.
Se ne è parlato molto nell'ultimo Consiglio Comunale e più volte si è sentito dire che questa Convenzione è stata stipulata per prender atto di un presunto "stato di fatto".
Con il nostro lavoro però abbiamo fatto emergere che esisteva una relazione del 2008 (per cui antecedente la stipula della Convenzione del 2011), preparata dai tecnici comunali, che attribuiva la proprietà del Campanile alla Parrocchia.
Di questa relazione si era più volte sentito parlare e oggi finalmente abbiamo chiaro che esisteva davvero e che portava con se delle conclusioni di un certo tipo.
L'aggiornamento del 2016 non ha mutato quelle considerazioni finali.
A detta di qualcuno la Convenzione è ancora in essere, anche se non tutti sono concordi.

Con questa interpellanza quindi vogliamo fugare qualsiasi dubbio, perchè all'interno di quella Convenzione i doveri sono per noi assai chiari.

Ecco i punti secondo noi essenziali:
"7) Ogni altro utilizzo dell’immobile verrà effettuato di comune accordo tra le parti, nel rispetto delle norme civili e canoniche vigenti
8) E’ vietata ogni forma di affissione ed ogni altra attività che dia nocumento al decoro dell’immobile o sia in contrasto con la funzione a cui esso è adibito.
11) Eventuali inadempienze delle parti circa i contenuti della presente convenzione comportano la decadenza della stessa, con eventuali danni da valutarsi in altra sede"

Alla luce di ciò chiediamo chiarezza.

Per la questione della proprietà invece la nostra posizione è sempre la stessa:
Premesso che la sicurezza del cittadino viene prima di tutto ma bisogna anche agire nella massima trasparenza per tutti: si deve
definire velocemente la proprietà del bene, mettendo sul tavolo le carte disponibili e affidando la questione ad un giudice competente per mettere la parola fine in modo definitivo (cosa già richiesta con la ns interrogazione, rimasta inascoltata e che se invece fosse stata attuata già da subito a quest’ora la proprietà con tutta probabilità sarebbe già stata definita).


Perfosfati: si riqualifica l'area e poi? che ne facciamo?

Nel corso del Consiglio Comunale, nel dibattere del bilancio si è parlato anche della Perfosfati.
Beh, il progetto di riqualificazione che è stato presentato per il recupero dei capannoni della Ex-Perfosfati non ci soddisfa, anche se al momento non c'è certezza per i finanziamenti, perchè non si capisce quale sarà il destino dell’area dopo la sistemazione, con il rischio concreto di farla diventare piazza concorrente con il centro storico e di diventare solo occasione per un bel cantiere fatto per attirare risorse pubbliche.
Che manchi una riflessione sul dopo lo si può vedere nel progetto di fattibilità tecnico e economico, nel quale si legge: "Nel contesto dell'intervento di realizzazione dell'area espositiva, direzionale e di servizi.."
Vediamo un estratto della planimetria allegata al progetto e ci chiediamo: dov'è l'area direzionale e dove sono collocati i servizi in un progetto che prevede dei capannoni vuoti????

Qui un l'immagine dall'estratto del progetto:


martedì 3 gennaio 2017

Interpellanza su Rotatoria San Giovanni. Per noi è NO!

Rotatoria San Giovanni? NO! grazie! Ecco il testo della nostra interpellanza, a evidenziare come la relazione su cui si basa tutto l'entusiasmo per la rotatoria che si vuole fare in quel di San Giovanni sia per noi insufficiente. Bastano solo due giorni per un totale di sei ore monitorate per giustificare un intervento di tale portata e così dispendioso? Per noi no, se poi scopri leggendo attentamente le carte, che i rilievi del traffico si sono fatti addirittura prima dell'affidamento dell'incarico. A questo link potrete leggere la relazione su cui si basa il progetto della rotatoria: come potrete vedere nessun accenno a come il flusso pedonale interrompa il traffico nè di soluzioni alternative alla rotatoria stessa. Relazione illustrativa Progetto rotonda San Giovanni
Ribadiamo il nostro punto di vista, secondo cui si doveva: - Monitorare meglio e più a lungo il traffico esistente, non solo 6 ore in due giorni di gennaio - Installare semafori pedonali a chiamata, per gestire il flusso dei pedoni. - Studiare eventuali modifiche ai sensi di marcia delle strade interessate che confluiscono nell'incrocio Solamente se questi interventi si fossero dimostrati non risolutivi, allora si poteva ragionare di una rotonda in quella posizione, ben inteso facendo precedere qualsiasi intervento definitivo con un adeguato periodo di sperimentazione. E invece nulla, si è andati avanti senza ascoltare i suggerimenti che sono arrivati, si è presentato un progetto praticamente blindato, senza nessuna possibilità anche di un semplice e secondo noi doveroso periodo di sperimentazione sul campo.