sabato 11 novembre 2017

Struttura polifunzionale a Pradipozzo: quando le misure contano!

STRUTTURA POLIFUNZIONALE A PRADIPOZZO: QUANDO LE MISURE CONTANO
Che cosa sarà davvero la struttura che deve sorgere a Pradipozzo? Forse solo poco più che una palestra? E, soprattutto, per chi?
Ce lo chiediamo perché da qualche tempo si discute di questa nuova struttura che l’Amministrazione vuole costruire a Pradipozzo a beneficio, a quanto si dice, in primis della locale Squadra di Pattinaggio DIVISION pluricampione del mondo, ma anche della scuola e delle altre realtà sportive del territorio.
Ma il diavolo si sa si nasconde nei dettagli, e dalla lettura attenta dello studio di fattibilità di  quest’opera, recentemente approvato dalla Giunta, ci siamo accorti che qualcosa non torna.
Le misure contano, è sono proprio le misure dell’ipotetico campo di gara che ci lasciano perplessi.
Per le manifestazioni internazionali infatti la Federazione Italiana FIHP dà indicazioni che le misure del campo di gara devono essere di 50 x 25 metri, nella nuova struttura si avrà invece un campo più piccolo di 40 x 20 metri circa, senza possibilità di avere neanche un minimo di spazio per il pubblico.
Ci chiediamo allora: in verità cosa vuole costruire a Pradipozzo l’Amministrazione? 
Perché se gli intenti dichiarati e sbandierati sono quelli di dare finalmente una sede dignitosa e adeguata alla nostra Squadra di Pattinaggio pluricampione internazionale allora ci pare che siamo già partiti con il piede, anzi con la rotella sbagliata.
Ci si è confrontati con la DIVISION per le esigenze tecniche? 
Si sono viste le regole tecniche della Federazione Italiana Pattinaggio (FIHP)? 
Perché non è stata prevista la possibilità di avere un po’ di spazio per il pubblico?
Non siamo contrari all'opera in se, ma per fare chiarezza abbiamo presentato una interrogazione per far luce su tutte queste questioni, per definire in modo trasparente: che cosa sarà per davvero la struttura che deve sorgere a Pradipozzo?


venerdì 10 novembre 2017

Dell'etica e della legge

In Italia non si contano più i casi in cui condannati per i reati più vari, pur di restare comodamente stravaccati nella loro poltrona sarebbero disposti a.....
Tra i più eclatanti il caso del Governatore campano, eletto grazie alla sospensione della legge Severino con apposito decreto della Presidenza del Consiglio; per non parlare dei ricorsi alla corte di Strasburgo per ricandidare il pluripregiudicato Berlusconi. Senza dimenticare il lungo elenco di impresentabili finiti nelle liste di destra e sinistra ed eletti ad ogni livello.
Serve ricordare quello che sta succedendo proprio in queste ore in Sicilia?
Sappiate che, con questa nuova legge elettorale, sostenuta a gran voce da personaggi come il “bancarottiere” Denis Verdini,  questa situazione potrebbe riproporsi a breve anche a livello nazionale.
Poi, accade che, in un paesino come il nostro arriva il “bischero” di turno che si è fatto fregare con le mani nella marmellata, un reato per cui neanche la legge ha potere di scansarlo dal suo scranno perché la sua situazione non è considerata così grave (patteggiamento per aver certificato  una lista elettorale con all’interno delle firme false), insomma, poco più di un ladro di galline, e il caso diventa condizione “sine qua non” per cui tutto si blocca e si scatena la pubblica indignazione per lo scandalo politico cittadino.
È vero! Il Mascarin ha sbagliato. È vero, l’etica morale presuppone che si dimetta e lasci il posto per evitare che sul consiglio da lui presieduto veleggi l’aura della pubblica vergogna. È vero, lui ha sottaciuto i fatti, secretati dalle indagini in corso, ma forse con la speranza di vederli sotterrati assieme ai segreti più loschi di questa città. È vero, è vergognoso che non sia passata la mozione che ne chiedeva le dimissioni e sulla quale forse tutti, maggioranza e opposizione sarebbero apparentemente stati d’accordo. È tutto vero: MA ADESSO BASTA!
Andiamo avanti, per favore!
È già stato chiarito che Mascarin è colpevole ma, per il reato commesso e la tipologia di condanna, la legge gli permette di mantenere la poltrona.
Allora, invece di stracciarsi le vesti ad intermittenza, questi politici locali, non potevano in tutti questi anni far pressione con i loro parlamentari di riferimento affinché l’Italia potesse godere oggi di una legge anticorruzione quantomeno indiscutibile? Forse sarebbe il caso di fare tutti un passo indietro e rivedere da cittadini onesti che belle pagine di incoerenza e ipocrisia stiamo dando agli italiani, e perché no, anche ai portogruaresi, che in questo balletto di accuse e di salvataggi si chiedono se al di là della legge forse un po’ di colpa non ce l’abbiano i partiti tutti, che sull’onda del campanilismo politico più sfrenato, lasciano le porte aperte al malcostume e al malaffare politico.
Noi, come Movimento 5 Stelle le nostre proposte le abbiamo già, inserite nel programma elettorale che prevedono ad esempio l'introduzione dell'agente infiltrato o sotto copertura per scovare i responsabili dei reati contro la PA; l'interdizione perpetua a ricoprire incarichi pubblici e a contrattare con la PA per tutti coloro, politici, imprenditori o funzionari pubblici, condannati per reati di corruzione; la riforma della prescrizione, dell'autoriciclaggio, del 416 ter cp sul voto di scambio politico mafioso, la confisca o il sequestro dei beni di titolarità dei corrotti, un maggiore utilizzo delle intercettazioni, e molto altro.
Tutti principi di buon senso che se applicati da tempo ci avrebbero consentito oggi di godere di una classe politica adeguata e di una migliore gestione della cosa pubblica.

mercoledì 8 novembre 2017

Caso Mascarin: il nostro intervento in Consiglio Comunale

Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi.
I portavoce sono consapevoli del fatto che, ai sensi dell’ art. 54 dell Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore: nell’adempimento di tale dovere, ogni portavoce tiene comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi.
......
E’ considerata grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo, eccettuate le ipotesi indicate all’ultimo comma. A tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio.
......
I portavoce, quando ne hanno notizia, hanno l'obbligo di informare immediatamente e senza indugio dell'esistenza di procedimenti penali in corso nei quali assumono la qualità di indagato o imputato nonché di qualsiasi sentenza di condanna o provvedimento ad essa equiparato ai sensi del punto 4.

A questo estratto dal regolamento a cui ogni eletto del Movimento 5 Stelle si attiene, si aggiunge un altro principio fondamentale che è quello della non alleanza.

Noi votiamo solo le proposte che rientrano nel nostro programma e in linea con i nostri principi per il quale siamo stati eletti, da qualunque forza politica esse arrivino.

Ci tengo a ribadire per l’ennesima volta questo concetto per quanti in questi giorni hanno argomentato sui mezzi di comunicazione, ipotizzando la mia entrata in maggioranza o  una mia possibile candidatura a qualche poltrona, senza aver ancora chiaro come funziona l’universo 5 stelle.

Veniamo al dunque.

È lecito che un rappresentante delle istituzioni sbagli?
Si è lecito, errare è nella natura umana, ma nel momento dell’errore è giusto che chi ha un ruolo di responsabilità nei confronti di altri cittadini ne prenda atto e faccia un passo indietro e dia l’esempio.
Solo così è possibile ridare credibilità alle istituzioni, credibilità che sempre più sta venendo a mancare in questi anni da parte di chi amministra.

Noi non condanniamo, noi auspichiamo che vengano applicati gli stessi principi etici e morali che vengono richiesti ad ogni eletto del Movimento5stelle.
Poiché la fiducia non si ottiene con la forza, né con il silenzio, ma operando con sincerità e realismo prima che verso il prossimo, verso se stessi.

Per questo motivo non possiamo che chiedere un completo passo indietro, alla luce dei fatti di cui siamo venuti a conoscenza.

domenica 5 novembre 2017

Settembre nero per l'elettrodotto di San Nicolò

Come si può pensare di sviluppare un’area come quella del quartiere di San Nicolò senza risolvere l’annoso problema dell’Elettrodotto? 
Si ricorda che il Piano di Assetto del Territorio (PAT) stesso dice in modo chiaro che quell'elettrodotto rappresenta una forte criticità per tutto il quartiere di San Nicolò.
E invece ci troviamo in mezzo al silenzio dell’Amministrazione e a valori molto alti rilevati dalla centralina nel recente mese di settembre, in cui per 10 gg circa si è avuta una media di 1,50 µT, quando alcuni studi epidemiologici fissano il limite di 0,20 µT come valore da considerare per evitare il rischio di leucemie infantili.
Ma sappiamo bene che il nostro corpo non fa la media giornaliera, e il principio di precauzione dovrebbe essere la guida per le azioni da intraprendere.
Ci aspettiamo azioni concrete, informazione puntuale e confronto con i cittadini!!!