sabato 9 dicembre 2017

"Campanile: Il M5S interpella e l'Amministrazione non risponde, per cui reiteriamo la domanda.

E sì che era semplice, si chiedeva solamente quali sono le azioni che questa Amministrazione vuole mettere in atto per definire finalmente la questione della proprietà del campanile in capo alla Parrocchia.

E invece niente, dopo due anni di annunci in ogni dove nulla viene fatto.

Anzi, di più: non si risponde alle domande se non in modo secondo noi del tutto fumoso, con il deliberato intento di non rispondere.

Evidentemente l'Amministrazione pensa che qualcuno abbia l'anello al naso e si faccia portare in giro come meglio crede.

Beh meglio che prenda nota che il M5S non si fa prendere in giro e come al solito valuta i fatti che seguono alle dichiarazioni di intenti.

E qui casca l'asino, non solo la torre campanaria a oggi è ancora stabilmente nell'elenco dei beni patrimoniali del Comune, ma addirittura ancora il 26 luglio 2017 nel Documento Programmatico d'Area 2014-2020 si può leggere che Portogruaro ha messo in programma il progetto per la sistemazione della Torre Campanaria (ma non era Campanile?).

 A questo punto crediamo che l'Amministrazione non abbia mai avuto intenzione di definire la questione della proprietà perché secondo noi gli fa comodo avere a bilancio un bene dal valore nominale elevato e gli permette di andare a battere cassa al Ministero, facendosi altresì "bella" facendo finta di fare la guerra alla Diocesi.

Meglio si sarebbe fatto secondo noi a dire le cose come stavano: si voleva che fosse il Ministero a mettere i soldi per sistemare il Campanile, mentre l'avanzo di bilancio corposo lasciato in eredità dalla precedente amministrazione lo si è speso per le proprie scelte amministrative, a volte molto discutibili come il “Palanonsisacosa” di Pradipozzo o la inutile rotonda di San Giovanni.

Scelte legittime sia chiaro, ma la trasparenza degli intenti doveva essere il metodo con cui farle, e invece si è scelto deliberatamente di raccontare una storia ben diversa."


  

venerdì 8 dicembre 2017

Sabato 9.12 dalle 10 alle 13 Banchetto in Piazza!

Sabato dalle 10 alle 13 saremo in Piazza della repubblica con il nostro banchetto informativo!
Vi aspettiamo per gli auguri di natale e per scambiare due chiacchiere sulla vita amministrativa del nostro comune!
 
 

giovedì 7 dicembre 2017

VIA GERVINO: Ecco il nostro intervento in Consiglio Comunale

Questo è stato il nostro intervento in Consiglio sulla questione di VIA GERVINO, perchè le cose devono essere chiare fin da subito, non si vota sulla fiducia a una maggioranza che oramai fa le cose senza sentire il bisogno di condividerle con il Consiglio e con i Cittadini.
"Questa che andiamo a discutere è la variazione di bilancio più corposa tra tutte quelle discusse fino ad ora.
Ci sono alcune cose buone e altre meno, come sempre accade per provvedimenti come questi, dove confluiscono molte questioni.
Se da un lato possiamo essere d'accordo con le variazioni in aumento destinate all'acquisto di attrezzature stradali, come i dissuasori luminosi o pannelli o altro, e per l'acquisto di dotazioni per la polizia locale, ci lasciano invece perplessi altre cose.
Per citarne qualcuna:
lo storno dei fondi destinati alla redazione del Piano del Traffico, strumento che poteva anzi doveva essere un'arma in più per definire in modo preciso le soluzioni per la viabilità cittadina in zone come per esempio viale Pordenone oppure nelle
zone di viale isonzo o nelle periferie come ad esempio lugugnana.
Forse si temeva che l'aggiornamento del piano del traffico andasse a mettere in serio dubbio l'utilità di opere secondo noi discutibili come la rotonda di San Giovanni?
E che dire dei fondi stanziati per la sistemazione di Via Gervino?
Sono oramai circa due anni che stiamo facendo pressioni sull'Amministrazione perché si trovi una soluzione e ci è stato sempre risposto con un "stiamo vedendo"
Di punto è in bianco invece ci viene chiesto di approvare lo stanziamento di fondi per un progetto senza neanche aver la possibilità di vedere qualcosa, neanche che so, un pezzo di carta scritto a mano, NIENTE.
E magari ci troviamo poi a discutere DOPO dello studio di fattibilità, come per la struttura di Pradipozzo, per la quale la modalità è stata la stessa.
PRIMA faccio la variazione di bilancio, senza vedere nulla
POI faccio lo studio di fattibilità
Quindi DOPO si capisce che non si sono imbroccate le misure della pista, le misure dell'altezza e il costo dell'esproprio è esorbitante e che non si è neanche sentita la squadra di pattinaggio, insomma che è tutto da rivedere
Stessa cosa ora, per via Gervino e per il nuovo front Office che si vuole realizzare.
È chiaro che per poter stanziare i soldi e per determinare l'importo un minimo di progetto c'è di sicuro, o almeno lo speriamo, e non si capisce proprio perché nella
commissione competente non ci sia verso di portarli in visione.
E meno male che la trasparenza doveva essere un punto di forza di questa nuova Amministrazione!"

 

mercoledì 6 dicembre 2017

ELETTRODOTTO SAN NICOLO': Settembre con valori mai visti!!!

Ecco come TERNA applica il pricincipio di precauzione!
Numoerosi studi ci dicono che un livello di esposizione superiore a 0,4 micro/tesla può provocare effetti pericolosi per i bimbi.
Qui si può vedere come quel livello sia stato abbondantemente superato per circa 10 giorni a settembre, nel punto di misura situato nei pressi della scuola di via Magellano in San Nicolò!!!
Tutto è passato in silenzio, TERNA ha risposto quasi con fastidio alle sollecitazioni del Comune di ripristinare una situazione normale.
E i cittadini quando avrebbero dovuto essere informati di questo fattaccio?
 
 

EX-PERFOSFATI: CHE IDEA HA LA MAGGIORANZA?

Questo è il vero punto della questione, perchè nel bando stesso si cita il DPR 207/2010 e i suoi articoli, e lì in quel DPR si può leggere che il progetto definitivo deve essere predisposto sulle basi delle indicazioni del progetto preliminare.
A oggi esiste solamente la Delibera di Giunta n. 109 del 02.08.2016, con la quale stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per gli interventi di bonifica e riqualificazione dell’area “ex perfosfati”.
Null'altro è stato approvato nè tanto meno cancellato, per cui la domanda sorge spontanea: su che indicazioni si basa la progettazione definitiva affidata recentemente dall'Amministrazione?
 

lunedì 4 dicembre 2017

ELETRODOTTO: PRINCIPIO DI PRECAUZIONE!

E intanto che il tempo passa senza che Terna muova un dito, i valori di esposizione vicino alla scuola di San Nicolò raggiungono vette mai viste, superando per circa 10 gg addirittura 1 micro/tesla.
Il principio di precauzione vorrebbe che superati i 0,4 micro/tesla qualcosa succeda, e invece niente.
Bisogna combattere ancora, perchè questo problema della città trovi finalmente una soluzione
 
 

EX-PERFOSFATI: OLTRE I CONFINI DEL TEMPO

A portogruaro si riesce a chiedere i preventivi prima di sapere che tipo di indagini si dovranno fare.
E' la stupefacente cosa che si può vedere nella Determina 2249 di oggi, in cui si scrive nero su bianco che solo l'8.11 si sono sapute le specifiche necessarie per la redazione delle indagini ambientali strutturali e goelogiche sulla ex-Perfosfati.
E come faceva allora l'Amministrazione a chiedere giorni prima i preventivi alle ditte che quei lavori li devono fare?
Preveggenza? Visione del futuro? Mistero?
Ogni giorno che passa se ne scopre una di nuova, per fortuna tra poco verrà consegnato il progetto definitivo così finalmente sapremo cosa bolle in pentola.
 
 

domenica 3 dicembre 2017

Ex-PERFOSFATI: COSA BOLLE IN PENTOLA?

Questo era il progetto del 2009, che prevedeva la demolizione di gran parte dei capannoni e la concessione a chi interveniva di una super cementificazione di circa 93.000 mc.
Ora pare si voglia recuperare tutto con i soldi dei fondi statali del Bando Periferie, ma che fini faranno quei mc?
Saranno ancora concessi?
 
 

Ex-PERFOSFATI: C'È QUALCOSA CHE NON QUADRA?

A dicembre sapremo in modo chiaro le cose, e sarà molto molto interessante.
Probabilmente capiremo molto delle dinamiche portogruaresi, passate e future.


Ex-PERFOSFATI: C'È QUALCOSA CHE NON QUADRA?

Era ancora il 6 febbraio 2017 che il Sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore aveva partecipato al convegno organizzato dall’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della Città Metropolitana di Venezia presentando di fatto il progetto vecchio del 2009, sostanzialmente una demolizione di quasi tutto il fabbricato.
Ma era solo a luglio che si comincia a vociferare che forse invece si recuperava tutto, per permetterne un nuovo utilizzo per la comunità.
E' su queste premesse che nasce il bando di progettazione definitiva / esecutiva ora in corso ma, perchè c'è un ma, il tutto condito da un po' di mistero.
Nel bando viene allegato il vecchio Studio di Fattibilità, ma nelle note si dice chiaro che "Quella citata nello Studio di Fattibilità fa riferimento ad un progetto definitivo del 2009 che ora viene superato e sostituito con quello oggetto dell'incarico", per cui si fa una cosa diversa ma cosa non si sa.
Sul come l'Amministrazione si sia convinta di poter recuperare tutto resta a oggi un mistero perchè il vecchio studio di fattibilità non è mai stato ufficialmente dichiarato non più idoneo e le indagini approfondite sono state iniziate dopo il 15/11, cioè ben dopo la partenza del bando e soprattutto delle dichiarazioni dell'Amministrazione fatte nei vari incontri con la cittadinanza (cui non è stato mostrato un benchè minimo disegno semplicemente perchè non esisteva).
Dulcis in fundo per le indagini di cui sopra si specifica nel bando che "le attività da svolgere che, va specificato, si potranno effettuare solo dall'esterno perché i capannoni sono inaccessibili per motivi di sicurezza" presupponendo che vi saranno evidentemente dei tecnici bionici a fare tale indagini.
A poco secondo noi sono valse le giustificazioni che abbiamo sentito in Consiglio Comunale sul fatto che saranno dati dei permessi speciali, delle due l'una: o si può andare dentro ai capannoni oppure no.
In tutto questo il cittadino si ritrova a dover aspettare la metà di dicembre quando finalmente si saprà qualcosa.
E lì si capirà anche di che portata era il precedente progetto, legato com'era alla vendita delle aree attigue e alla possibilità poi di poter cementificare in maniera secondo noi spropositata, con l'innalzamento di tre torri da 11 piani e altri palazzi da 3 o 4 piani, per circa 90.000 mc.

L'immagine può contenere: sMS

PALAZZETTO DI PRADIPOZZO: Per chi lavora l'Amministrazione?

Titolo: quando l'Amministrazione lavora per i cittadini.
Costo: 700.000€ soldi dei cittadini
Svolgimento: ehmm .... Ho sbagliato le misure?
 
VOTO: male, molto male, le misure sono sbagliate

NB: per non parlare dell'esproprio del terreno seminativo a oltre 18 €/mq...