lunedì 19 settembre 2016

Domenica 18 settembre 2016: siamo ancora in attesa del decreto per il bando bellezza@governo.it
Come al solito Renzi annuncia, scrive, promette ma poi a conti fatti il nulla ci pervade.
Intanto che aspettiamo abbiamo approfondito la faccenda, anche con l’aiuto del nostro portavoce in Parlamento Mattia Fantinati.

Ecco cosa abbiamo scoperto: al momento non c’è nulla! Non c’è traccia del bando, non c’è traccia della nomina della fantomatica commissione esaminatrice, non v’è traccia dei criteri per l’assegnazione dei fondi.

Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che il Premier Renzi aveva promesso 150 milioni di euro per interventi di restauro e l'istituzione di un'apposita commissione che avrebbe dovuto stabilire a quali progetti assegnare i fondi e soprattutto che il 10 agosto 2016 avrebbe emanato il decreto di stanziamento.

Anche qui a Portogruaro molti avevano partecipato, finanche l’Amministrazione Comunale e noi del M5S, sollecitati dai consiglieri del gruppo “Centro Sinistra più avanti insieme” segnalando il Campanile, con il fine di intervenire per metterlo definitivamente in sicurezza.

Beh, a oggi niente, il nulla, il vuoto cosmico!

Ai primi segnali che niente si stava muovendo abbiamo approfondito la questione, rilevando una serie di forti criticità e problematiche sul bando che abbiamo messo in luce già il 21 agosto nei nostri social.

Ci siamo chiesti: che fine hanno fatto i fondi? Che fine ha fatto il bando stesso? Da chi sarà composta la commissione (che ricordiamo si troverà a decidere su operazioni molto diverse come il restauro di una chiesa o la messa in sicurezza di un campanile)? Che criteri saranno adottati per stabilire i progetti da finanziare? Quale credibilità può avere un Governo che si affida alla buona volontà dei cittadini per censire i siti culturali in stato di degrado? Il ministero dei Beni Culturali non ha già una lista di interventi prioritari per il patrimonio culturale italiano?

Non si comprende insomma che senso abbia avuto questo bizzarro televoto che avrebbe dovuto premiare certi luoghi piuttosto che altri. È stato fino a ora, in sostanza, il modello Festival di Sanremo applicato alla gestione dei beni culturali pubblici.

Molti cittadini ci hanno chiesto dunque: ma è davvero questo il modello di cui abbiamo bisogno per gestire il nostro patrimonio culturale?

Ovviamente la risposta è no, un no deciso, che porterà il nostro portavoce in Parlamento Mattia Fantinati a presentare una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dei Beni Culturali, Franceschini.

Ci aspettiamo anche che i nostri colleghi consiglieri del gruppo “Centro Sinistra più avanti insieme” prima di prestarsi ad altre campagne di questo genere coinvolgendo i cittadini verifichino l’attendibilità delle proposte dei loro leader politici.

Dunque a oggi, purtroppo, anche bellezza@governo.it sembra configurarsi come l’ennesimo strumento di propaganda di un governo la cui azione assomiglia sempre più a una massiccia campagna elettorale a favore dell’attuale maggioranza e a una nuova presa in giro per i cittadini.

Peccato che a farne le spese siano, ancora una volta, i beni culturali, trattati come canzonette da far trionfare col televoto.


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