martedì 24 ottobre 2017

Fusione Acquedotti: un passo avanti verso il gestore unico in mano ai partiti


Alla fine gli emendamenti che il PD ha contestato come inappropriati e fuori norma, di cui ha detto peste e corna sono stati inclusi nel testo dell'accordo interregionale.
Quello che duole far notare che si è volutamente nascosto il vero oggetto politico del contendere: mettere le mani sul Piano degli Interventi, cioè i vari lavori che pagheremo noi cittadini utenti in bolletta con gli aumenti già previsti di circa il 3% all'anno.
Solo il M5S di Portogruaro ha avuto la forza di contestare la Legge Regionale friulana e i nefasti effetti che avrà per tutti i cittadini veneti e soprattutto friulani che sono diventati soci di LTA, scaricando sugli ignari concittadini di Sistema Ambiente i costi sostenuti da LTA in questi anni.
Ma questo non si doveva sapere, non si doveva dire, perchè i cittadini no, non devono sapere, solo pagare.

"Con riguardo alla pianificazione in materia di servizio idrico integrato vengono fatte salve le disposizioni del Piano d’Ambito approvato dalla CATOI “Lemene”; le eventuali variazioni del medesimo sono predisposte in coerenza con la pianificazione regionale veneta e con il Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto; i programmi degli interventi riferiti ai Comuni appartenenti alla Regione Veneto dovranno inoltre acquisire il parere preventivo vincolante dell’Assemblea “interregionale”, prima della loro approvazione."

Accordo Interregionale Risorse Idriche






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