mercoledì 8 novembre 2017

Caso Mascarin: il nostro intervento in Consiglio Comunale

Il Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle ha lo scopo di garantire una condotta, da parte dei portavoce eletti, ispirata ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi.
I portavoce sono consapevoli del fatto che, ai sensi dell’ art. 54 dell Costituzione, i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore: nell’adempimento di tale dovere, ogni portavoce tiene comportamenti eticamente ineccepibili, anche a prescindere dalla rilevanza penale degli stessi.
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E’ considerata grave ed incompatibile con il mantenimento di una carica elettiva quale portavoce del MoVimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato commesso con dolo, eccettuate le ipotesi indicate all’ultimo comma. A tal fine, sono equiparate alla sentenza di condanna la sentenza di patteggiamento, il decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e l’estinzione del reato per prescrizione intervenuta dopo il rinvio a giudizio.
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I portavoce, quando ne hanno notizia, hanno l'obbligo di informare immediatamente e senza indugio dell'esistenza di procedimenti penali in corso nei quali assumono la qualità di indagato o imputato nonché di qualsiasi sentenza di condanna o provvedimento ad essa equiparato ai sensi del punto 4.

A questo estratto dal regolamento a cui ogni eletto del Movimento 5 Stelle si attiene, si aggiunge un altro principio fondamentale che è quello della non alleanza.

Noi votiamo solo le proposte che rientrano nel nostro programma e in linea con i nostri principi per il quale siamo stati eletti, da qualunque forza politica esse arrivino.

Ci tengo a ribadire per l’ennesima volta questo concetto per quanti in questi giorni hanno argomentato sui mezzi di comunicazione, ipotizzando la mia entrata in maggioranza o  una mia possibile candidatura a qualche poltrona, senza aver ancora chiaro come funziona l’universo 5 stelle.

Veniamo al dunque.

È lecito che un rappresentante delle istituzioni sbagli?
Si è lecito, errare è nella natura umana, ma nel momento dell’errore è giusto che chi ha un ruolo di responsabilità nei confronti di altri cittadini ne prenda atto e faccia un passo indietro e dia l’esempio.
Solo così è possibile ridare credibilità alle istituzioni, credibilità che sempre più sta venendo a mancare in questi anni da parte di chi amministra.

Noi non condanniamo, noi auspichiamo che vengano applicati gli stessi principi etici e morali che vengono richiesti ad ogni eletto del Movimento5stelle.
Poiché la fiducia non si ottiene con la forza, né con il silenzio, ma operando con sincerità e realismo prima che verso il prossimo, verso se stessi.

Per questo motivo non possiamo che chiedere un completo passo indietro, alla luce dei fatti di cui siamo venuti a conoscenza.

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