venerdì 31 luglio 2015

SPESSOTTO (M5S), Sanità in tilt nel Veneto Orientale, la Regione risparmia sulla salute dei cittadini!

Portogruaro, 31 luglio 2015 – “La riduzione dei servizi  sanitari cui stiamo assistendo in questi giorni nel Veneto Orientale – a partire dai tagli effettuati nel distretto di Eraclea e alla chiusura del punto nascite di Portogruaro – è vergognosa e frutto della mala gestione della sanità e dei suoi servizi essenziali da parte della Regione e di alcuni direttori generali, che arrivano perfino a minacciare nuovi tagli di reparti e posti letto pur di  spingere per la realizzazione dell’ospedale unico. 
Non c’è niente di “imprevedibile” – come ho sentito affermare dal direttore generale Bramezza - nella chiusura del punto nascite di Portograuro – che rientra chiaramente in un piano aziendale ben più ampio, portato avanti da mesi da parte dell'Ulss 10, di depotenziare l'ospedale di Portogruaro ossia di attuare le schede ospedaliere La drastica diminuzione dei servizi pubblici essenziali non porterà ad alcun risparmio economico per la Regione, dal momento che il rincaro a carico delle ASL ed i disservizi causati dalle chiusure dei reparti, ricadranno sulle fasce più deboli dei cittadini veneti, i quali, oltre ai disagi causati dagli spostamenti da un comune all’altro, dovranno anche sopportare i costi economici di questa cattiva sanità nel Veneto orientale. E’ inaccettabile che la Regione continui a tagliare i servizi sanitari essenziali per zone ad alta stagionalità, servizi che non possono essere considerati come doppioni, visti i bacini di popolazione che servono durante la stagione estiva. La realizzazione di un ospedale unico, contro cui il M5S si sta battendo da anni, insieme ai comitati e cittadini -  non risolverà i problemi legati ai trasferimenti dei pazienti tra i diversi comuni e alla fuga verso il Friuli. Stiamo parlando di servizi primari – come quello di pediatria e ostetricia di Portograuro che non possono essere soppressi né tanto meno sospesi, realizzando presunti risparmi sulla pelle dei cittadini."

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